Sicurezza in pista: l’airbag è davvero l’ultimo step per le tute?
A livello tecnologico il mondo sportivo di auto e moto ha raggiunto ormai livelli altissimi. L’elettronica negli ultimi anni ha avuto un espansione enorme e la sua applicazione sui mezzi da competizione, ha aiutato anche in termini di sicurezza.
Ma riguardo all’abbigliamento, siamo davvero allo stesso passo? Trent’anni fa le cose erano ben diverse è vero, ma da vent’anni a questa parte non è che sia poi cambiato tanto. Le tute e gli stivali, sono più meno quelli, con lo stesso layout e qualche accorgimento in più.
Una svolta c’è stata circa 10 anni fa, con l’arrivo dell’airbag nella tuta che si apre tramite un sensore quando si cade. (Adesso i sensori sono tantissimi).
Negli ultimi anni è stata perfezionata, ma è davvero l’ultima soluzione possibile?
È davvero efficace nei forti impatti? Come mai, anche se utilissimo, non ha avuto un apprezzamento unanime?
Sono infatti tantissimi i piloti che preferiscono il solo paraschiena, molti non hanno la reale percezione della “soluzione del problema”. E la maggior parte di coloro che non lo comprano, associano la motivazione dell’alto costo d’acquisto ad un inefficacia in caso di impatto violento o impatto pilota-moto.
Un ragionamento, questo, figlio di una statistica che difatti non aiuta. Sono tantissimi negli ultimi anni, i piloti ad aver riportato fratture alle vertebre, cadendo da soli, nonostante indossassero l’airbag. Mentre, per i più sfortunati, investiti da altre moto, l’airbag non ha potuto far nulla per evitare conseguenze più gravi.
In questo articolo non vogliamo criticare l’airbag, anzi. In tantissimi casi è stato fondamentale, per esempio al Mugello nel 2013, Marquez è caduto a oltre 300 km/h e se non avesse indossato l’airbag, le conseguenze sarebbero state ben più gravi.
Ma vogliamo fare un sondaggio per spronare i produttori e gli addetti ai lavori a trovare ulteriori soluzioni per la sicurezza.
Come mai non lo usano tutti? E’ troppo costoso?
Bisognerebbe obbligarlo in tutte le piste, come tuta, casco e paraschiena?
Ora sono anche disponibili aribag universali, da applicare sotto tutte le marche di tute.
Ma perchè non sono così diffusi, come il paraschiena?
Quanti di voi lo indossano?
È vero, gli sport motoristici sono pericolosi ( si muore e bla bla bla..) però, secondo noi si può fare ancora tanto. Soprattutto per riparare meglio colonna vertebrale e collo, che restano le zone più vulnerabili.
Se qualcuno di voi ha qualche idea, anche strampalata, può scriverci a info@pilotiveloci.com oppure tramite facebook Qui.
Noi vorremmo approfondire l’argomento e sottoporlo all’attenzione di produttori ed esperti del settore. Solo parlandone e discutendo, si può fare eco ad un problema che forse non sarà mai risolto al 100%, ma avvicinarsi al 99% non sarebbe male… per la gioia di tutti coloro che Vi aspettano a casa.
Anche se per molti il fascino delle corse è tale, proprio perchè rischioso, noi siamo tra quelli che pensano che resterà lo sport più bello del mondo, anche quando gli incidenti gravi saranno solo vecchi e brutti ricordi.